QUANDO HA DECISO CHE SAREBBE DIVENTATA UN MEDICO?
Fin da piccola pensavo che mi sarebbe piaciuto fare il medico. I miei genitori sognavano di avere una figlia architetto. Durante il periodo liceale ho frequentato uno studio di architetti e dopo la maturità ho detto ai miei genitori che mi sarei iscritta alla facoltà di architettura. Il giorno in cui sono arrivata all’università per l’iscrizione, ho deciso che avrei fatto il medico. Rientrata a casa ho dato la notizia ai miei genitori e mia madre stupita e sconvolta, mi ha detto che non avrei potuto farmi una famiglia perché troppo impegnata nello studio e nella professione. Nonostante tutto sono mamma di due figli e felice della scelta fatta.
COME DESCRIVEREBBE LA PROFESSIONE DEL MEDICO?
E’ prendersi cura di un’altra persona a 360°, quindi interessarsi non soltanto delle problematiche fisiche, ma anche psicologiche e riuscire ad aiutare e supportare un paziente.
COM’È ARRIVATA ALLA MEDICINA ESTETICA?
Casualmente, stavo frequentando il Reparto di Medicina Interna e un collega mi ha chiesto se mi avrebbe fatto piacere collaborare con lui nell’ambito della Medicina Estetica. Ho deciso di occuparmi subito in maniera seria di questa Branca e ho cominciato a frequentare il Congresso e poi la Scuola Internazionale di Medicina Estetica.
COSA HA AMATO MAGGIORMENTE DEL SUO PERCORSO DI MEDICO E DI MEDICO ESTETICO?
Nel mio percorso di Medico ho amato maggiormente i sorrisi dei pazienti e la capacità di fare diagnosi anche in situazioni difficili. Nell’ambito della Medicina Estetica ho affrontato questa Branca da Internista, con un bagaglio di competenze diverso da altri specialisti e soprattutto con l’intuizione, eredità del periodo universitario.
DESCRIVA IL SUO PAZIENTE IDEALE, CONSIDERANDO ANCHE LA SUA PERSONALE ESPERIENZA DI PAZIENTE.
Il paziente ideale si affida completamente al medico, e ascolta i consigli e le indicazioni. Riuscire ad interagire con una persona del genere sicuramente rende più agevole la mia professione.