Glossario completo

A

Parte del tronco compresa fra torace e bacino; nel suo interno sono racchiusi organi importantissimi quali stomaco, intestino, reni.

Perdita di mobilità da parte di organi o tessuti tra loro normalmente scorrevoli.

Insieme dei depositi di sostanze grasse esistenti negli organismi animali. E’ soprattutto di origine alimentare e serve da protezione meccanica e termica, ovvero da riserva di materiale nutritivo ed energetico.

Inestetismo consistente nell’accumulo di grasso nel tessuto sottocutaneo.

Dopo una gravidanza o un’importante perdita di peso si possono verificare rilassamento dei muscoli e inflaccidimento della cute nella zona addominale. Con questo intervento verranno rimossi l’eccesso di pelle e di grasso tramite incisione nella zona pubica e attorno all’ombelico.

Sostanze estranee all’organismo capaci di produrre una reazione allergica.

Che non richiede degenza in clinica.

Ridotta sensibilità al dolore in stato di coscienza

Raccolta delle notizie riguardanti i precedenti fisiologici e patologici personali ed ereditari del paziente a scopo diagnostico.

Totale o parziale perdita di sensibilità causata da malattie o da farmaci usati per ridurre la sensibilità al dolore

Dell’intero corpo, con perdita di coscienza

Di una parte del corpo senza perdita di coscienza

Anestesia locale limitata ad una regione corporea, es. un braccio

Sostanza medicamentosa impiegata per ottenere un’insensibilità locale o generale.

Alterazione anatomo-strutturale o funzionale, per lo più ereditaria o congenita.

Farmaco che calma il dolore.

Farmaco che riduce l’infiammazione e il gonfiore dei tessuti.

Sulla mammella, zona circolare di cute di colore più scuro che circonda il capezzolo.

Vaso sanguigno che porta il sangue dal cuore a tutte le parti del corpo.

1) Assenza di infezione e di suppurazione nella ferita
2) Indica anche i metodi per ottenerla.

Alterazione degenerativa di un organo o di un tessuto  caratterizzata dalla diminuzione del volume, peso e consistenza, e dalla scomparsa della funzione.

B

La parte inferiore del tronco, costituita da un’ampia cavità in cui si trovano le ossa iliache, il sacro e il coccige.

Consiste nell’avvolgere strettamente con bende e fasce elastiche la parte del corpo in cui si è intervenuti con la chirurgia estetica. Limita la formazione di edemi postoperatori e imita il movimento della zona operata favorendo una corretta guarigione.

Chirurgia delle palpebre  per dare un aspetto più giovanile al viso attraverso l’eliminazione delle cosiddette “borse” sotto gli occhi e l’eliminazione della pelle in eccesso. Le incisioni seguono il contorno naturale della palpebra superiore e inferiore e rimangono scarsamente visibili.

Batterio ‘clostidrium botulinum’ responsabile della tossina botulinica. La tossina, opportunamente purificata viene impiegata come farmaco per il trattamento delle rughe d’espressione e per l’eliminazione dell’eccessiva sudorazione (iperidrosi)

Aspetto della cute quando il grasso sottostante è particolarmente imbibito di acqua, come nel caso della cellulite.

C

Sottile tubo di metallo o di plastica rigida, dalla punta smussata, utilizzato in chirurgia estetica per aspirare (e quindi eliminare) il grasso in eccesso del tessuto sottocutaneo.

Minuscoli vasi che collegano le arterie alle vene formando una rete in tutti i distretti corporei.

Tessuto connettivo di consistenza duroelastica che riveste la superficie articolare delle ossa e costituisce l’impalcatura di altri organi (es.:  naso e orecchio).

Pelle a buccia d’arancia e noduli rilevabili  alla vista e/o al tatto conseguenza della degenerazione del tessuto adiposo sottocutaneo che solitamente è abbinata ad un aumento delle cellule grasse e all’alterazione delle pareti dei capillari venosi.

Branca della chirurgia che corregge difetti  estetici congeniti  o acquisiti allo scopo di rendere il paziente esteticamente più armonico.

Branca della chirurgia che si occupa del trattamento chirurgico di malattie, lesioni o difetti  che interessano il viso e le strutture della bocca.

Più propriamente definita chirurgia plastica ricostruttiva, si occupa della ricostruzione e del ripristino delle funzioni di parti del viso o del corpo distrutte, mancanti o deformi a causa di  incidenti, malattie o mancanti dalla nascita.

La cicatrice è il segno della avvenuta guarigione di una ferita. E’ formata da fibre di collagene che hanno la funzione di riparazione dei lembi della ferita ed è irrorata da nuovi vasi sanguigni.

Trasformazione di una sostanza organica liquida in una massa solida o semisolida di consistenza più o meno molle o gelatinosa.

Esito solido di un processo di coagulazione e consiste nella  solidificazione irreversibile del sangue.

La principale proteina del tessuto connettivo negli animali e uno dei componenti essenziali (con l’acido ialuronico) del tessuto connettivo dell’uomo.

Nel naso, il segmento di cute che separa le due narici.

Cavità dell’orecchio esterno da cui parte il condotto uditivo.

Esistente già al momento della nascita.

Rappresenta la volontaria accettazione da parte del paziente a sottoporsi ad un trattamento sanitario, dopo essere stato informato sulle modalità di esecuzione, sui benefici, sugli effetti collaterali e sui rischi del trattamento cui si sottopone.

Parte  dell’arto inferiore tra anca e ginocchio.

Insieme di macchie rossastre localizzate nelle zone zigomatiche e sul naso  causate  dalla dilatazione o dallo spezzamento dei capillari superficiali. L’indicazione estetica per eliminare il problema è la fototerapia. Bastano alcune  sedute di fotocoagulazione per eliminare i capillari visibili.

La cute della calotta cranica nella quale sono radicati i capelli.

Involucro continuo che riveste tutto il corpo, costituito da uno strato esterno, l’epidermide,  e da uno interno connettivale, il derma. E’ sinonimo di pelle.

D

In anatomia, qualsiasi parte circoscritta della superficie di un organo o struttura che si trovi a un livello più basso rispetto a quello generale della superficie.

Intervento finalizzato ad addolcire le irregolarità della superficie cutanea o a mascherare le cicatrici livellando la superficie. Questo livellamento si realizza mediante la rimozione di gran parte dell’epidermide dello strato superficiale del tessuto su cui essa poggia: il derma.

Ogni  allontanamento dalla norma anatomica o fisiologica dell’organismo in toto o di un singolo organo. Esempio: deviazione del setto nasale.

Allontanamento permanente di superfici muscolari  o ossee normalmente contigue.

Sostanza avente effetto letale sui  germi.

Operazione finalizzata alla distruzione di germi patogeni in un qualsiasi materiale o ambiente, effettuata con mezzi chimici (disinfettanti), fisici (calore, vapore acqueo, acqua bollente) o meccanici (filtri per trattenere le spore).

Sigla usata in biochimica e in biologia molecolare per l’Acido desossiribonucleico cui è affidata la sintesi delle proteine nelle cellule e che costituisce la sostanza fondamentale dei geni. È responsabile della trasmissione dei caratteri ereditari.

Zona di congiunzione delle due superfici laterali del naso, situata sopra le fosse nasali.

Tecnica consistente nel mantenere aperte alcune cavità naturali o ferite  per favorire la fuoriuscita di pus o di altri liquidi. In chirurgia estetica si usa generalmente un tubicino di plastica flessibile e trasparente, di cui un’estremità è collocata nella ferita, l’altra a un dispositivo in cui è stato fatto il vuoto (drenaggio per aspirazione).

E

L’ecchimosi, comunemente chiamata  livido, è un tipo di contusione generalmente causata da impatto, nella quale i capillari sottocutanei sono danneggiati  ed hanno permesso  al sangue di diffondersi nei tessuti adiacenti. L’ecchimosi è caratterizzata da una manifestazione cutanea inizialmente di colore rosso-blu, poi verde-blu, quindi giallo-oro. Il  versamento dopo qualche tempo viene riassorbito. Le ecchimosi sono di natura generalmente minore ma dolorosa, anche se in seguito a traumi di più grave entità possono essere associate ad ematoma, frattura  ed  emorragia interna.

Sigla di elettrocardiogramma, tracciato grafico delle variazioni della corrente elettrica originate dalle contrazioni del muscolo cardiaco, e rilevate sulla superficie corporea.

Esame indolore che esplora gli organi utilizzando gli ultrasuoni.

Presenza di una quantità abnorme di liquido negli spazi intercellulari del corpo. Sinonimo di gonfiore.

Caratteristica del tessuto cutaneo quando è in grado di tornare alla normalità in seguito a variazioni di tensione.

Scleroproteina che costituisce la sostanza fondamentale del tessuto connettivo cutaneo.

Arresto della fuoriuscita di sangue dai vasi sanguigni recisi nel corso di un intervento chirurgico; consiste nell’applicare corrente ad alta frequenza, direttamente o per mezzo di una pinza chirurgica, alle estremità aperte del vaso da cui fuoriesce il sangue.

La parte del padiglione che circonda l’orecchio partendo dalla conca fino al bordo superiore del lobo.

Raccolta di sangue all’interno di un tessuto in conseguenza ad emorragia. Generalmente si riassorbe spontaneamente anche se lentamente.  Se la raccolta di sangue è cospicua  occorre praticare un’incisione per evacuare il sangue che potrebbe infettarsi trasformandosi in ascesso.

Arresto spontaneo, o provocato chirurgicamente o con mezzi clinici, delle emorragie.

Composto di natura proteica che accelera le reazioni chimiche all’interno della cellula.

Relativo all’epitelio, tessuto costituito da cellule sovrapposte, disposte in modo continuo in uno o più strati

F

Rivestimento connettivale dei muscoli.

Viene utilizzata per assicurare il mantenimento della medicazione in posizione corretta, per sostenere o immobilizzare un arto ferito  oppure per comprimere e limitare l’essudazione di fluidi o la circolazione di sangue in una determinata zona.

Lesione traumatica  della cute o della mucosa ed eventualmente dei tessuti sottostanti  determinata da un agente meccanico con o senza perdita di sostanza.

Costituente fondamentale della matrice extracellulare del tessuto connettivo, componente principale di fasci, tendini, legamenti, ecc., ed essenziale in ossa e cartilagini.

Una delle componenti fondamentali del tessuto molle, della cartilagine elastica e del derma cutaneo.

Cellula fusiforme del tessuto connettivo secernente collagene

Riparazione di un danno tessutale mediante sostituzione delle cellule  parenchimali con tessuto connettivo. La deposizione di tessuto connettivo conduce alla fibrosi e alla comparsa di cicatrici negli organi le cui cellule sono state in grado di rigenerarsi.

Metodo di eliminazione degli inestetismi cutanei superficiali tipici dell’avanzare dell’età: rughe sottili, macchie cutanee, couperose, etc. La tecnologia adottata per il fotoringiovanimento è la Luce Pulsata ad alta Intensità IPL)

Metodica di eliminazione di pigmentazioni cutanee e capillari visibili mediante Luce Pulsata ad alta Intensità (IPL)

Peculiarità degli apparecchi a Luce Pulsata ad alta Intensità. Secondo questo principio, un inestetismo cutaneo pigmentato (capillare visibile, macchia, ect.) può essere selettivamente danneggiato da un impulso di luce di una specifica lunghezza d’onda, la cui durata risulti più breve del tempo di rilasciamento termico del bersaglio colpito. In altre parole, è il principio che permette alla tecnologia IPL di essere efficace in modo circoscritto sull’inestetismo senza intaccare i tessuti sani circostanti.

G

Sistema colloidale solido/liquido che si presenta come massa gelatinosa più o meno elastica.

Inerente l’origine,  la formazione,  la riproduzione, l ‘eredità biologica.

Relativo o appartenente al mento.

Organo di origine epiteliale con funzione secretiva.

Prominenza arrotondata sulla superficie di un osso piatto.

Anomalo sviluppo della ghiandola mammaria nell’uomo che determina una apparenza quasi femminile del seno. Questa condizione può essere confusa con la pseudo-ginecomastia, simile in apparenza alla ginecomastia ma costituita invece da eccesso adiposo che può essere corretto mediante liposuzione localizzata.

Zona intermedia fra le due arcate sopracciliari sull’osso frontale.

Zona intermedia fra le due arcate sopracciliari sull’osso frontale.

Rivestimento di un organo o di un insieme di organi o strutture, di solito composto da tessuto connettivo, spesso di forma tubolare, come intorno a nervi e vasi sanguigni.

Parte laterale della faccia tra lo zigomo e il mento.

I

Invasione dell’organismo da parte di un microrganismo patogeno.

Reazione locale di un tessuto organico a uno stimolo di origine fisica, chimica, microbica, parassitaria, superiore al suo indice di tolleranza e perciò nocivo.

Penetrazione nei tessuti, e in particolare nel  tessuto sottocutaneo, di un liquido organico (sangue, pus, ecc.) o di un liquido iniettabile (soluzione fisiologica, anestetico locale).

Aumento esagerato della secrezione sudorale.  E’ oggi possibile risolvere questo problema con l’infiltrazione locale di tossina botulinica che blocca per circa 6 mesi l’eccessiva attività ghiandolare.

Sviluppo esagerato di un tessuto o di un organo per anormale moltiplicazione delle cellule che lo costituiscono.

Sviluppo esagerato di un tessuto o di un organo conseguente all’aumento del volume degli elementi anatomici che lo compongono.

Deficiente sviluppo di un tessuto o di un organo per diminuzione della sua attività formativa.

L

Sigla dall’inglese” Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation” (Amplificazione della luce mediante emissione stimolata di radiazione).  Dispositivo che trasforma la luce di diverse frequenze in un sottile, ma estremamente intenso, raggio di radiazioni monocromatiche  della lunghezza d’onda della luce visibile capace di generare un grande calore e una grande energia  quando concentrato in un punto ristretto. Viene utilizzato come strumento negli interventi chirurgici e per studi clinici e fisiologici.

Formazione di natura connettivale e tendinea che ha la funzione di tenere saldamente uniti due segmenti ossei o di mantenere in sito un organo.

Modificazione di un organo o di un tessuto  che si manifesta con un’alterazione della loro continuità, forma,  struttura o funzione.  Può essere provocata da fattori fisici, chimici o biologici.

Tecnica di manipolazione consigliata nel post-operatorio per evitare la formazione  di ristagni di liquidi nei tessuti dove altrimenti  si addenserebbero le tossine.

Distrofia localizzata del tessuto adiposo sottocutaneo per alterazione delle cellule grasse. Si manifesta con l’atrofia o la tumefazione del tessuto stesso.

Intervento di chirurgia estetica per aumentare le dimensioni di un determinato  distretto corporeo, generalmente zigomi,  glutei e polpacci, mediante infiltrazione di cellule adipose autologhe, cioè provenienti dallo stesso paziente.

La parte molle con cui termina in basso l’orecchio.

La luce pulsata ad alta intensità è un fascio di luce non coerente ad alta intensità. Questa tecnologia viene applicata per il trattamento delle lesioni pigmentate della pelle (macchie, lentigo solari, ecc.), capillari visibili e couperose e per l’eliminazione progressiva dei peli. Si basa sul principio della fototermolisi selettiva.

M

Deformità e anomalia anatomica presente alla nascita.

Appartenente o relativo alla ghiandola mammaria.

Esame radiologico della mammella.

Ognuna delle due parti (propriamente la superiore) in cui si divide il massiccio osseo della faccia.

Pigmento scuro della pelle contenuto nei melanociti che si rende evidente dopo prolungata esposizione al sole:  le cellule che lo contengono (melanociti) salgono verso gli strati più superficiali per proteggere la pelle dai raggi solari  determinando l’abbronzatura.

Parte rialzata triangolare della superficie esterna della mandibola, formata dalla protuberanza mentoniera.

Atto del  dare forma.

Il controllo costante del paziente attraverso adeguate strumentazioni.

Organo attivo della funzione motoria capace di contrarsi  costituito da fibre striate e lisce. Le prime danno origine alla muscolatura striata comprendente tutti i muscoli volontari (scheletrici e cutanei) controllati dal sistema nervoso della vita di relazione,  le seconde danno origine alla muscolatura liscia comprendente i muscoli involontari direttamente collegati al sistema nervoso vegetativo.

N

Complesso di alterazioni strutturali irreversibili che comportano  la perdita di qualsiasi funzione vitale a carico di gruppi cellulari, zone di tessuto, porzioni di organi.

Canale di conduzione nervosa che ha  la funzione di collegare il sistema nervoso centrale a tutti gli organi, tessuti e distretti corporei del nostro organismo per quanto riguarda sensibilità e motilità organica.

O

Quando un individuo supera del 20 per cento il peso considerato ideale per la sua corporatura e conformazione fisica.

Osso del cranio o regione anatomica situata nella parte posteriore della testa (nuca).

Cavità piramidale nella parte antero-superiore del cranio  che contiene l’occhio e i suoi annessi.

P

Parte esterna dell’orecchio.

Ciascuna delle due pieghe cutanee mobili che, avvicinandosi tra loro, coprono la parte anteriore dell’occhio.

Strato di tessuto connettivo ricco di vasi e di nervi, che riveste la superficie della cartilagine.

Membrana fibroelastica che avvolge l’osso lasciando scoperte solo  le superfici articolari.

Colorazione della pelle più o meno scura.

Parte liquida del sangue (ne costituisce il 55%). Si tratta di una soluzione acquosa composta da proteine, lipidi, glicidi e sali (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine). Si usa spesso nelle trasfusioni al posto del sangue intero.

Pressione del sangue che scorre nelle arterie.  Si misura mediante lo sfigmomanometro il cui bracciale viene applicato al di sopra del gomito. Negli adulti la pressione massima non dovrebbe andare oltre i 150 millimetri di mercurio, mentre la minima non dovrebbe superare i 90.

Indica  le misure da adottare per prevenire le malattie.

Componente  organico complesso  ad alto peso molecolare che costituisce la sostanza vivente delle cellule.

Abbassamento di un organo rispetto alla sua normale sede anatomica (ptosi mammaria, ptosi palpebrale, ecc.).

Estremità del naso (cartilagini alari) i cui eventuali difetti possono essere corretti con la rinoplastica.

Q

Divisione di qualsiasi zona o regione anatomica mediante due linee immaginarie, una orizzontale e una verticale.

R

Angolo superiore del naso formato dal naso e dalla fronte.

Effetto della presenza di rughe.

Aggressione dell’organismo verso un organo in esso trapiantato, che mira e spesso porta  alla sua distruzione in quanto le difese immunitarie dell’organismo non lo “riconoscono” come proprio.

Ricomparsa di una malattia dopo che il paziente è stato considerato guarito. Non va confusa con la “ricaduta” che significa un aggravamento delle condizioni di un malato che sta migliorando ma non è ancora guarito.

Accorciamento o restringimento di organi o tessuti determinato generalmente da infiammazioni o cicatrici.

Non permanente. Termine generalmente usato in riferimento ai filler. Riassorbibili sono anche alcuni fili chirurgici utilizzati per suture interne.

In chirurgia e medicina estetica è sinonimo di filler, cioè materiale infiltrato per colmare vuoti volumetrici come rughe, solchi o porzioni del viso (zigomi, mento, depressioni cutanee …)

Allentamento a causa di tensione o sforzo, in particolare dei muscoli o riduzione del tono e della elasticità di un tessuto dovuta all’invecchiamento.

S

Indica in generale l’indurimento di un organo o di una sua parte dovuto per lo più a invecchiamento o a un processo cicatriziale.

E’ sinonimo di tranquillanti, chiamati anche ansiolitici o antiansia.

Non totalmente definitivo. In chirurgia e medicina estetica si fa riferimento a Filler parzialmente riassorbibili o a un tipo di trucco simile ad un tatuaggio.

Raccolta localizzata di siero, di solito sottocutanea.

Qualsiasi lamina o membrana sottile che divide o si trova situata all’interno di strutture o organi anatomici.

Lamina verticale osteo-cartilaginea, ricoperta di mucosa, che separa le fosse nasali.

Il complesso dei sintomi che presenta un paziente e che devono essere accuratamente rilevati dal medico per consentirgli di formulare la diagnosi.

Il termine clinico è ‘atrofia dermo-epidermiche a strie’. Lesione dovuta allo sfibramento del derma e dell’epidermide che si forma quando il tessuto non è sufficientemente elastico a causa di fattori meccanici come uno sbalzo di peso, oppure a causa di fattori ormonali.

Lunga depressione superficiale della cute.

Indica ogni sforzo fisico e ogni scossa emotiva che può mettere a dura prova la resistenza di un individuo e può anche essere causa di malattia (tra le malattie da stress: ipertensione, ulcera duodenale, colite e infarto).

Tessuto di sostegno o trama fondamentale di un organo.

T

Preparazione farmaceutica, generalmente di cotone o garza, che può essere usata per arrestare emorragie, per prelevare materiale a scopo diagnostico, e anche per medicare una ferita o una piaga.

Situato nella regione della tempia o appartenente all’osso temporale.

La terminazione di qualsiasi fibra proveniente da una cellula nervosa.

Materiale costitutivo degli organi, formato da un aggregato di cellule che hanno forma, struttura e funzioni simili, e sono, per lo più, di origine embriologica comune.

Sinonimo di prova, esame, reazione.

Medicamento applicato  direttamente sulla parte malata.

Lesione prodotta da un agente esterno.

Ben nutrito.

Formazione di un coagulo all’interno di un vaso sanguigno  che interrompe la circolazione.

Infiammazione di una vena con formazione di un trombo che ne provoca l’obliterazione.

Gonfiore circoscritto e piuttosto consistente della pelle.

V

Ciascuna delle formazioni cave, riunite in sistemi e destinate a fare defluire o circolare liquidi organici.

Canalino di vario calibro e lunghezza, a pareti membranose elastiche, provvisto di numerose ramificazioni, entro il quale circolano le linfa e il chilo, liquidi nutritivi che vengono convogliati nel sangue venoso.

Farmaco che provoca vasocostrizione, riduzione di calibro dei vasi sanguigni per contrazione delle loro fibre muscolari.

Farmaco che fa dilatare i vasi sanguigni e che mira a facilitare la circolazione arteriosa.

Ogni vaso sanguigno in cui il sangue scorre in direzione centripeta, cioè dalla periferia verso il cuore, in ciò differenziandosi dalle arterie nelle quali il sangue scorre in direzione opposta.

È’  il primo incontro tra potenziale paziente e il medico nel corso del quale verranno chiariti tutti i dubbi e verranno dati al paziente tutti i consigli necessari  valutando con lui ogni possibile alternativa.
Conseguenze, rischi e possibili esiti di ogni intervento saranno illustrati con chiarezza al paziente prima della firma del  consenso informato.

X

Estremità inferiore dello sterno, allungata a manubrio o a lama.

Z

Zona prominente del viso, posta al di sotto di ciascun occhio.

X