“Le donne vivono più a lungo, ma peggio rispetto all’uomo”. Quante volte abbiamo letto questa frase? Non si tratta di un luogo comune, i dati divulgati dall’OMS e da diversi istituti di ricerca parlano chiaro.
Eppure le donne sono più attente alla cura del proprio corpo, adottano stili di vita più salutari, come confermato anche dall’Istituto Superiore di Sanità presentano meno incidenza di sviluppare malattie cardiovascolari e malattie respiratorie, possiedono maggiore mobilità articolare e risposte immunitarie innate e adattative più forti rispetto agli uomini.
Tutto ciò fino ai 50 anni di età circa. Da questo momento in poi, con l’invecchiamento cronologico e riproduttivo, la situazione cambia e avviene una transizione significativa nella vita delle donne: la menopausa.
Con la menopausa la donna perde la capacità di produrre una quantità sufficiente di estrogeni, progesterone e androgeni, cui fanno seguito problematiche e ripercussioni a lungo termine.
Tipici della menopausa sono i sintomi vasomotori (vampate, sudorazione eccessiva , sensazione di caldo-freddo) e di termoregolazione. Un intervallo ristretto di sensibilità alla temperatura e le oscillazioni della temperatura corporea interna possono spiegare la natura transitoria di questi disturbi nella tarda post menopausa, quando le donne hanno una temperatura corporea più bassa rispetto alle donne in premenopausa.
Con il passare degli anni, si assiste anche al fenomeno del cosiddetto skin aging, ossia l’invecchiamento cutaneo, i cui segni tipici sono la disidratazione e la secchezza della pelle, la perdita di tono, elasticità e compattezza, le lassità cutanee e i cedimenti verso il basso, le macchie e le discromie, il colorito spento e grigiastro.
Nelle donne in menopausa, solo nei primi 5 anni, si assiste ad una diminuzione della produzione di acido ialuronico e collagene di circa il 30%, con una drastica riduzione del turnover cellulare e di conseguenza della maggiore comparsa di rughe.
In menopausa, il benessere intimo femminile può essere messo a dura prova da una serie di disagi, patologie e problematiche che a cascata hanno delle ricadute negative sull’equilibrio psico-fisico e sulla salute della coppia.
Con la menopausa, infatti, ha luogo una riduzione della libido e anche l’idratazione delle mucose vaginali si riduce notevolmente causando secchezza vaginale, dolore, perdita di elasticità vaginale e spessore delle labbra, atrofia vaginale e quindi notevoli fastidi intimi.
La carenza di estrogeni cha caratterizza la menopausa condiziona il processo di rimodellamento osseo e di conseguenza aumenta il rischio di osteoporosi, una malattia sistemica caratterizzata dalla ridotta massa ossea e da alterazioni della microarchitettura scheletrica con conseguente aumento di fragilità e suscettibilità alle fratture, più frequenti nella donna che nell’uomo proprio per queste ragioni.
Con la cessazione dell’attività ovarica, anche la salute cardiovascolare delle donne viene compromessa. La frequenza delle malattie cardiovascolari, in particolare dell’infarto del miocardio, aumenta. Circa il 36% delle donne di età compresa tra i 55 e i 64 anni va incontro ad una limitazione della propria attività fisica a causa di una coronaropatia e, inoltre, nella donna, la diagnosi di infarto è più difficile rispetto a quella dell’uomo con conseguenze negative sul trattamento.
Allo stesso modo, anche il rischio di sviluppare patologie neurodegenerative aumenta.
La perdita di estrogeni e di testosterone legata all’invecchiamento, accelera la cosiddetta “neuroinfiammazione”, ossia l’infiammazione del cervello che sottende tutte le patologie neurodegenerative tra cui la demenza di Alzheimer, la demenza arteriosclerotica (su base vascolare) e la malattia di Parkinson.
Alterazioni immuno -metaboliche durante la menopausa si riferiscono alla ridistribuzione del tessuto adiposo, spesso senza cambiamenti nella massa corporea complessiva con aumento dell’adiposità addominale (infiammazione adiposa), centrale nella disfunzione immuno metabolica e nella sindrome metabolica. Quest’ultima risulta più prevalente nelle donne di mezza età che negli uomini e colpisce negativamente le donne più degli uomini, che tipicamente passano dal prediabete al diabete con un profilo di rischio cardiovascolare peggiore e un BMI più elevato rispetto agli uomini.
I cambiamenti ormonali legati all’invecchiamento possono avere effetti negativi sui ritmi circadiani, sull’assunzione dei nutrienti, nell’attività fisica, nel dispendio energetico e nel tasso metabolico a riposo, nell’insorgenza di una maggiore adiposità corporea e nella sarcopenia, ossia la perdita di massa e funzionalità muscolare. Le alterazioni del ciclo sonno-veglio e dei livelli di melatonina possono avere serie conseguenze come la promozione della resistenza all’insulina.
La fine dell’attività ovarica in menopausa e il correlato malfunzionamento di ghiandole endocrine come il surrene e la tiroide, hanno un impatto importante sul cervello e sul benessere psichico delle donne, con l’insorgere di una serie di disturbi quali sbalzi d’umore, irritabilità, ansia e stati depressivi.
Oggi è possibile prevenire e combattere l’invecchiamento e le problematiche ad esso correlate con trattamenti e terapie capaci di agire dall’interno e all’esterno del nostro corpo, lavorando per rallentare i naturali processi di aging, ridurne i segni, migliorare la salute e la qualità della vita delle donne e far sì che tutte noi possiamo vivere più a lungo e meglio.
Le terapie a base di ormoni bioidentici ad esempio, agendo dall’interno, rappresentano un potente alleato per combattere gli effetti delle carenze ormonali tipiche dopo i 50 anni e contrastare lo skin aging.
Si tratta di composti che hanno la stessa struttura chimica e molecolare degli ormoni prodotti dal corpo umano e che ne producono le stesse risposte fisiologiche, rappresentando una proposta terapeutica all’avanguardia ed efficace.
Tra i trattamenti di medicina estetica più indicati per contrastare l’invecchiamento cutaneo ci sono i filler iniettabili a base di acido ialuronico con un effetto liftante immediato e prolungato e la biorivitalizzazione che determina una rigenerazione cutanea, migliorando la texture della pelle, l’idratazione e l’elasticità.
Efficaci in menopausa sono anche i trattamenti di ginecologia estetica, tra i quali il filler vulvare, una soluzione non chirurgica efficace per ripristinare i volumi, restituire tonicità e turgore alle grandi labbra e migliorare il comfort durante le attività quotidiane e i rapporti sessuali.
Attraverso un approccio su più fronti, olistico, all’avanguardia e lungimirante, che in medicina racchiudiamo nel termine longevity, è possibile contrastare l’invecchiamento e i suoi disturbi preservando il nostro capitale di giovinezza più a lungo.
Bibliografia:
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